Continuiamo con il nostro percorso alla scoperta delle antiche tecniche di doratura delle miniature sui manoscritti in pergamena con l’ausilio del miele…
Il composto dell’intonaco per la doratura dei codici miniati era costituito da una sostanza legante, che poteva essere albume o gomma arabica, mescolati con miele, e che conferiva alla parte dorata un effetto tridimensionale e cesellato.
Oltre a potenziare la capacità di collante del composto aumentandone la flessibilità, il miele serviva a prevenire fratture nella superficie dorata. Grazie al suo contenuto zuccherino, inoltre, agiva da sgrassante, eliminando quindi l’umidità.
L’intonaco pronto veniva quindi steso sulla pagina, aiutandosi con una penna d’oca o con un pennello per miniature. Con gesti veloci e delicati esso veniva sparso dal centro verso gli angoli, seguendo i contorni di ogni elemento del bozzetto.
Si prelevava poi un sottilissimo foglietto d’oro e lo si appoggiava sul cuscino per la doratura. Su quest’ultimo l’oro poteva essere appiattito con un soffio o tagliato con un coltellino a piccole strisce e nelle diverse forme desiderate.
Si passava quindi all’applicazione dei foglietti d’oro sulla pagina. Il miniaturista doveva mantenere la giusta umidità del foglio e dell’intonaco, respirando profondamente sulla pagina, per far sì che ci fosse una perfetta aderenza. Immediatamente si copriva la doratura appena applicata con della seta, tenendola pressata con il pollice.
Iniziava così la fase di lucidatura dell’oro, effettuata con un particolare strumento composto da un dente di cane (o eventualmente di gatto, lupo, leone) montato su un manico. Lucidando, l’oro superfluo si staccava e cadeva, e queste piccole particelle potevano essere recuperate o semplicemente eliminate con una spazzola.
Ancora oggi il miele è utilizzato nel mondo artigianale, soprattutto nel restauro di antichi manoscritti: si ricostituiscono i composti originali che nel tempo sono riusciti a preservare la straordinaria bellezza delle miniature.
Ma anche in pittura: noti sono gli acquerelli al miele, prodotti artigianali ricavati dalla mescolanza di pigmenti puri in una soluzione di miele d’acacia e gomma arabica. Il miele in questo caso aumenta la solubilità dei colori e ne arricchisce la brillantezza.